Croce Bianca Savona
Organizzazione di Volontariato
Decorata con Medaglia di Bronzo al Valore Civile il 12/05/1922
La Fondazione della “Società di Pubblica Assistenza Croce Bianca” risale al 4 marzo 1899 Sei giorni dopo, ovvero il 10 marzo 1899 fu lanciato alla cittadinanza un manifesto di cui il testo:
“Una Società che raccoglie tutti i buoni uniti di qualsiasi religione e partito, nel santo patto di adoperarsi per il bene del prossimo ora getta le prime basi in questa gentile e colta Savona sotto il nome di Società di Pubblica Assistenza Croce Bianca”
La cittadinanza accoglie favorevolmente questa nuova iniziativa promossa da un gruppo di lavoratori dello stabilimento Terni, in seguito Ilva, che aveva constatato in occasione di un grave infortunio la mancanza di un pronto soccorso organizzato. Con insufficienti mezzi, ma con grande fede, iniziò l’opera di Soccorso, si moltiplicarono gli atti di bene, si raccolsero nuovi consensi ed adesioni. E’ stato quello il periodo veramente eroico del “Pronto Soccorso”, fatto di barelle a mano e di lunghe ore di guardia notturne trascorse in una sede inadatta.
Il 10 dicembre 1899, il disastro ferroviario, avvenuto sotto la Galleria di Bergeggi, impegnò duramente la Croce Bianca, che sperimentò le proprie reali possibilità di intervento.
Il 17 giugno 1900 venne inaugurato il vessillo sociale della Pubblica Assistenza, il quale presenta una croce bianca in campo azzurro ed il motto Citam Fert Periclitantibus Opem; nel pomeriggio venne inaugurata un’altra sede nel quartiere di Zinola.
Durante l’alluvione del 27 settembre 1900, un Volontario della Croce Bianca di Zinola, si gettò in acqua per cercare di salvare un ragazzo e venne travolto; annegò, mentre il ragazzo venne salvato: Vittorio Ciciliotti è quindi il primo caduto in servizio nella storia della Croce Bianca.
La prima assistenza all’infanzia è stata istituita dalla P.A. Croce Bianca nella sua Sede nel 1904; comprendeva un laboratorio per la preparazione igienica del latte ed un gabinetto medico per le visite ai lattanti e consigli alle madri.
Il 16 settembre 1906 si svolse la prima manifestazione al Teatro Chiabrera per la “premiazione del Militi”.
Il 27 settembre 1908 una violentissima scossa di terremoto in Calabria ed in Sicilia distrusse quasi completamente le città di Reggio Calabria e Messina, assieme a numerosi piccoli centri. La Pubblica Assistenza di Savona non ha un attimo di esitazione: mentre telegrafa alla Federazione Nazionale la proposta di coordinare l’invio di materiale di soccorso, chiede alla Prefettura di genova l’autorizzazione per la partenza di una squadra di Militi savonesi.
Le prime indagini radiologiche a Savona sono state eseguite nei locali della Pubblica Assistenza nel 1911.
Nel 1914 la Croce Bianca ebbe, prima fra tutte le Pubbliche Assistenze, un’ “autoambulanza”, che sarà di importanza fondamentale perché si trattò della prima autoambulanza ad entrare in servizio in Italia.
Nel 1915 i Militi savonesi parteciparono ad una nuova calamità naturale: il terremoto che sconvolgerà l’Abruzzo.
Il 7 maggio 1917 per l’affondamento della nave Inglese Transilvania e nella tragedia del 1921 per lo scoppio del Forte di S.Elena a Bergeggi, il tempestivo, coraggioso, instancabile intervento del Militi Bianco Crociati procurò alla Pubblica Assistenza la decorazione al Valore Civile.
Nell’aprile 1922, grazie ad una sottoscrizione tra i soci, la P.A. Croce Bianca può disporre di due autolettighe, una delle quali “fornita di dinamo per fare delle radiografie a domicilio dove manca la corrente elettrica”, nove barelle lettighe, delle quali due per ammalati contagiosi, due carrozzette e una sedia per trasporto infermi, un ospedaletto da campo, tre camicie di forza, un letto a leva per cambio ammalati gravi e due bombole di ossigeno.
Inoltre vengono potenziati tutti i laboratori: quello per lattanti e nutrici, quello di fisica medica e radiologica, di elettricità statica, di foto e termoterapia, di inalazioni medicali, di raggi ultravioletti con lampada Kromaier.
Il 4 febbraio 1923 in riconoscimento alle benemerenze acquisite, l’Ente è stato eretto a Ente Morale, con Regio Decreto n.364 del 04/02/1923, pubblicato sulla G.U. n.73 del 28/03/1923.
A fine dell’anno 1924, viene acquistata la sede di via Montenotte, angolo corso Mazzini, grazie a fondi accantonati alla fine del 1918 ed il risultato di una sottoscrizione alla quale aderisce anche Vittorio Emanuele III; contribuiscono anche singole aziende, come il Consorzio Sbarchi del Porto.
Vengono aperti nuovo Ambulatori, quello per malattie dell’orecchio, naso, gola e occhi e infine quello per malattie nervose. Forte dei successi ottenuti e dei consensi sempre maggiori, l’Ente ha potuto, negli anni successivi, fondare altre P.P.A.A. in Liguria e in Piemonte.
Nel 1925 riapre i battenti la sezione di Zinola, la quale il 2 luglio 1926 aveva operato il salvataggio dell’equipaggio del cutter del Signor Martinengo di Savona che, a causa della forte mareggiata, si trovava pericolante nelle acque prospicienti il paese di Zinola.
Dal 1927 al 1929 con l’avvento del fascismo, si chiude la prima fase democratica dell’Associazione; nel 1933, il Prefetto di Savona, non potendo decretare lo scioglimento della P.A. Croce Bianca, in quanto eretta in Ente Morale, dispone che tutti i suoi mezzi di soccorso e di pronto intervento passino di proprietà della Croce Rossa: la P.A. Croce Bianca di Savona non chiude l’attività, ma la sua possibilità di intervento è azzerata!
Fino al 25 luglio 1943 non esiste documentazione di alcun intervento effettuato dai Volontari. In quell’anno i Volontari (circa una settantina), ottengono in prestito alcune lettighe a mano e attrezzature per le urgenze e si rimettono subito all’opera. Il 30 ottobre 1943 a seguito di un bombardamento aereo angloamericano, la zona del Porto e quella vicina, è semidistrutta. Una strage: 100 morti! I Militi della Croce Bianca intervengono tempestivamente e a seguito di ciò la P.A. Croce Bianca si “merita” l’elogio incondizionato dei dirigenti del Partito fascista. I bombardamenti proseguiranno con una certa periodicità e la Croce Bianca continuerà la sua opera di assistenza. Mentre la città cerca di lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra, l’8 maggio 1945 viene sconvolta da una nuova sciagura. Alcuni ragazzi sono riusciti a penetrare in un deposito di munizioni che si trova all’imboccatura della galleria di Valloria, sull’Aurelia. La curiosità probabilmente è la causa della disgrazia: una violenta esplosione provoca anche il crollo della galleria. Il bilancio è di 57 morti e decine di feriti. Nel 1951, durante la disastrosa alluvione del Polesine, la P.A. Croce Bianca coordina il trasporto, nelle zone alluvionate, di viveri e medicinali.
Impresa davvero ragguardevole, del 1954, è la realizzazione, da parte di un gruppo di Militi, e con il concorso di alcune piccole aziende savonesi, di un nuovo tipo di polmone d’acciaio a disposizione della stessa Associazione.
Il 20 marzo 1956, infine viene consegnata all’Ospedale San Paolo, un polmone d’acciaio costruito sul progetto del capo-squadra Cerisola. Il 21 febbraio 1958 viene presentata la tenda ad ossigeno per ambulanze, ideata e realizzata dalla Croce Bianca di Savona.
Il 10 novembre 1966 parte da Savona un’ambulanza con una squadra di Militi per dirigersi nella zona del Polesine, colpita da una grandissima alluvione, dove effettuerà 52 servizi per un periodo di 17 giorni. Nel 1976 e nel 1980 la Croce Bianca partecipa ai soccorsi in Friuli e in Irpinia, sconvolte dal terremoto. Il 22 settembre 1992 una terribile alluvione colpisce Savona e i comuni limitrofi. I fiumi Letimbro e Quiliano straripano provocando devastazione.
Nel 1994 la P.A. Croce Bianca modifica radicalmente la sua natura istituzionale, trasformandosi da I.P.A.B. in Ente Privato di Diritto Pubblico, con delibera della Giunta regionale n.131 del 21/01/1994; successivamente viene iscritta nel Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n.630 Prot. 81978 del 06/06/1994. Dal 1994 in poi, grazie ai contributi di diversi donatori, viene rinnovato tutto il parco macchine.
Il Poliambulatorio, grazie alla professionalità dei Fisioterapisti acquista notevole prestigio.
Negli anni 1994 e 1995 vanno segnalati, per la loro importanza sotto il profilo etico e solidaristico, gli interventi effettuati in terra di Bosnia e gli aiuti offerti alle popolazioni del basso Piemonte in occasione dell’evento alluvionale del novembre 1994, mentre nel 2011 il maltempo colpisce duramente le province del La Spezia e di Massa e Carrara.
Nell’ottobre e novembre 1997 i Volontari si sono attivati, sia per quanto concerne la raccolta di materiale, sia direttamente prestando il loro aiuto ai terremotati delle Marche e dell’Umbria, ricevendo un pubblico riconoscimento da parte delle autorità locali. A seguito del Decreto Legislativo del 4 dicembre 1997 n.460 avente per oggetto “riordino della disciplina tributaria degli Enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale” articolo 10 comma 8, L’ Associazione è da considerarsi una O.N.L.U.S. (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale)
Il 18 maggio 2013 grazie al progetto Salvaterra, vengono inaugurati presso il palazzo del Comune, 4 defibrillatori da installare in altrettante postazioni permanenti in Savona.
Nel 2016 la Croce Bianca è nuovamente impegnata in occasione del terremoto nel centro Italia
Nel 2018 i Volontari della P.A. Croce Bianca di Savona sono tra i primi ad accorrere in supporto alle forze operanti nell’area di lavoro dopo il crollo del ponte Morandi
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Eretta Ente Morale con Regio Decreto 04/02/1923 n° 364